“Mi piace la frase ‘adattarsi o morire’. Ogni anno cambia tutto: il gioco, il ritmo, il compagno. Con Tello dovevo giocare in un certo modo, con Leo devo fare altre cose. L’importante è evolversi senza perdere la propria essenza”. Musica e parole di un Martin Di Nenno carico dopo il primo turno dell’Oysho Milano Premier Padel P1. L’argentino classe 1997, protagonista di una finale che regalò emozioni e spettacolo per tre ore all’Allianz Cloud nel 2023 in coppia Stupa contro Lebron e Galan, vuole continuare a fare bene con il suo nuovo compagno Leo Augsburger, con cui ha già vinto il Madrid P1 a fine agosto, e sogna di bissare la vittoria proprio a Milano: “Giocare qui è sempre un piacere. Il pubblico italiano è molto appassionato e si crea un’atmosfera unica per l’Allianz Cloud che è perfetto per il padel”, ha concluso.
Augsburger, che ha chiuso la partita contro Chamero e Jensen con un punto che già si candida a essere tra i migliori del torneo (recupero fuori dalla porta, tweener e smash finale) ha invece spiegato le differenze nel giocare in coppia con Di Nenno e l’ex compagno Cardona: “Con Pablo avevamo un gioco molto offensivo, ma sentivo di aver bisogno di qualcuno che mi aiutasse di più in difesa e Martín è perfetto. Con lui posso crescere e diventare più completo”. Leo, che proprio con Di Nenno ha vinto il mondiale l’anno scorso a Doha, punta in alto ma senza sentire particolari pressioni: “So che ci sono tanti giocatori forti e più esperti. Io cerco sempre di rimanere con i piedi per terra, concentrato sul mio gioco e sul miglioramento personale”.
