C’è Henry Mancini, che non è un giocatore ma il compositore e padre di ‘The Pink Panther Theme’ la colonna sonora della saga cinematografica ‘La Pantera Rosa’ con Peter Sellers. Quella musica così avvolgente e da suspense di seta, entra in scena all’Allianz Cloud durante l’Oysho Milano Premier Padel P1 ogni volta che c’è una chiamata del Var. Ad alternarsi con Henry Mancini e la sua Pink Panther, un’altra colonna sonora che ha segnato una generazione, con una delle prime ‘serie’ tv di enorme successo trasmessa a cavallo del millennio: X-Files. Il brano è di Mark Snow e il titolo completo è ‘Materia Primoris’, The X-Files Theme’. E fin qui il Var.
C’è poi un classicone che qui a Milano ha fatto boom, con tanto di intervista dedicata alla cantante/produttrice milanese Gala, durante la prima edizione di Milano Premier Padel: “Freed from desire” con Paquito Navarro che ‘suona’ la pala e invita la gente a ballare. Ma non finisce qui: pare che Juan ‘El Lobo’ Lebron apprezzi particolarmente ‘Attenti al Lupo’ – immancabile al suo ingresso in campo all’Allianz Cloud – di Lucio Dalla, per evidenti motivi. Così, come pare abbia apprezzato la superhit pop-rock, come si diceva negli anni ‘80, ‘Lobo Hombre en Paris’, – l’uomo lupo a Parigi – del gruppo La Union, durante il Major parigino. D’altra parte, una strofa del pezzo recita così: “La luna llena sobre en Paris, ha transformado en hombre…”.
Ci sono poi i brani dedicati ai giocatori: ‘Joue-la comme Galan’ del musicista Tom Pandore è dedicata ad Ale Galan. Carletto DJ è invece colui che ha messo su ‘Paquito is on fire’, l’ovazione per Navarro cantata proprio qui a Milano nelle scorse edizioni sulle note di ‘Freed from Desire’. Ci sono poi le playlist sul padel. E qui si apre un mondo: basta gironzolare ‘dentro’ Spotify o Amazon Music per trovarne a decine, dai titoli eloquenti: da ‘Padel Motivation’ da ascoltare prima di un match a ‘Premier padel 2025’ intitolata al massimo circuito professionistico mondiale, con ben 122 brani e 5 ore e mezza di musica. E ci sono anche playlist italiane come ‘Padel fatto bene’, ‘Padella’ e ‘Officina Padel’. E le canzoni? Quante ne volete. Alcune discutibilissime, altre niente male, anzi, da ‘Padellen’ a ‘Padel e Psicologia’ e l’eloquente: ‘Vado a Padel per rimorchiare’….
E ci sono i tormentoni che il dj Roberto Sciannamea – signore della musica sul Centrale dell’Allianz Cloud – piazza lì tra un match e l’altro e nei cambi di campo chiamando la gente a ballare e che un tempo avremmo definito ‘evergreen’: da ‘Sarà perchè ti amo’ dei Ricchi e Poveri a ‘L’Amour Toujours’ di Gigi D’Agostino e più di un pezzo di Bad Bunny, superstar amatissima che tra reggaeton e Latin Trap riscuote successo travolgente nelle playlist con le quali i giocatori e le giocatrici si caricano prima delle partite.
Il tormentone ‘democratico’ è invece Isla Padel di Junior Cally, perchè tra le note del pezzo si citano un po’ tutti i fenomeni del padel. Nell’ordine, Paquito, Delfi Brea, Marta Ortega, Gemma Triay, Coello, Tapia, Momo Gonzalez, Sanyo, Garrido, Chingotto, Lebron, Stupa, Di Nenno, Galan, Bela, Ari Sanchez, uno squadrone di fenomeni che, tolto Bela, ritiratosi proprio qui a Milano lo scorso anno, sono tutti protagonisti dell’Oysho Milano Premier Padel.