Galan/Lebron in finale senza perdere un set: Belasteguín/Coello battuti, domani i numeri uno per il bis italiano

In finale al Milano Premier Padel P1 senza perdere un set. Il percorso netto di Alejandro Galan e Juan Lebron prosegue: la coppia più forte del mondo, battendo 6-2 6-3 in un’ora e 11’ Fernando Belasteguín e Arturo Coello (testa di serie numero 4), raggiunge Victor Ruiz e Lucas Bergamini, garantendosi la possibilità di vincere la quarta tappa del Premier Padel 2022 dopo quelle di Roma, di Parigi e di Madrid. Si conclude a un passo dalla domenica, invece, l’avventura della leggenda argentina, che assieme al giovanissimo mancino spagnolo è comunque uscito con la standing ovation dell’Allianz Cloud. A differenza di quanto accaduto nei quarti contro Momo Gonzalez e Alex Ruiz, Galan e Lebron sono entrati subito nel match, strappando il servizio agli avversari nel quarto game e confermando il vantaggio al servizio nel turno successivo (4-1). Coello è sembrato al di sotto dei suoi standard; Bela, invece, dopo una volée a rete, si è aggrappato ai suoi colpi trascinando anche il giovane compagno, autore del doppio fallo che in 31 minuti ha chiuso il set.

Nel secondo game del secondo set, il rispetto per i monumenti: dopo uno smash al corpo di Lebron su Bela, lo spagnolo ha scavalcato la rete per abbracciare il “Boss”, salvo poi colpirlo di nuovo nello scambio successivo, con una risata generale in campo e sulle tribune. Proprio Bela, sul 2-1 30-30 per gli avversari, ha sbagliato una volée non da lui: Lebron non se lo è fatto dire due volte e ha firmato l’allungo (3-1). Bela e Coello hanno provato a crearsi l’occasione per tornare in partita, ma Galan e Lebron non hanno lasciato per strada neanche le briciole, annullando una palla del 3-4 con una volée alla grata del “lobo”. Prima e unica chance prima della chiusura, con lo smash, di Galan. «Siamo felicissimi di aver raggiunto questa finale, per chiudere alla grande questa stagione – le parole dei due spagnoli –. Ci tenevamo ad arrivare in fondo ad arrivarci dopo la sconfitta in Messico, anche per goderci ancora per una partita questo ambiente meraviglioso, come successo a Roma».