Bergamini: «E’ la finale della vita, storica per me e la dedico a Neymar, Thiago Silva e i ragazzi della Selecao»

10 dic. -Scuote la testa, Luca Bergamini, gli occhi lucidi e quell’emozione che sale in gola, potente, difficile da rimandare giù. Scuote la testa perchè ci vuole un po’ per rendersene conto: ha battuto due big amatissimi dal pubblico, Paquito e El Gato Tello, e s’è preso la finale. Le dediche di rito, gli affetti più cari, un pensiero per Victor Ruiz «un compagno grandissimo», l’onore agli avversari «fortissimi, è stata una sfida bellissima, tosta sul piano mentale, ma la chiave era lì e bisognava prenderla per scardinare il match. Ecco, la sfida mentale più di quella del campo ha deciso la semifinale con due grandissimi avversari, ‘Paco’ e El Gato». Poi, un pensiero e una dedica: «Voglio dedicare questa finale a Neymar, Thiago Silva, Marquinhos, Casemiro e tutti i ragazzi della Selecao, inutile ricordarne il motivo ma spero di vincere e giocherò anche per loro». Si ferma per un attimo, scuote ancora la testa e quasi sussurra: «Sarebbe un sogno, questo è il torneo della vita per me, una grande finale nel primo torneo di Milano, una piazza super, importantissima e il solo guardarsi intorno con tutta questa gente è pazzesco, incredibile, meraviglioso. Una finale storica». La sfida con Paquito sulla diagonale di destra l’avevano preparata, scontato, cercando di sfruttare il processo di adattamento di Navarro: «Chiaro, abbiamo cercato di lavorare su di lui in campo, ci sta, ma non è lì che abbiamo vinto la partita, ripeto, è stata una sfida che si è decisa dal punto di vista mentale contro due grandissimi avversari». La gente ha perso un idolo assoluto, Paquito per mano sua e di Victor: «Sì lo so, ‘Paco’ è amatissimo dalla gente nel mondo e in particolare qui in Italia, ma partita dopo partita il calore del pubblico è cresciuto anche per noi e magari domani in finale ci darà una mano». Sicuro, Lucas, sicuro.