Dal ‘campioncino’ Cabeza al ritorno di Libaak: la NextGen pronta a invadere Milano

Coello e Tapia, Chingotto e Galan, ma non solo. A Milano sono in arrivo i campioni di oggi, ma anche quelli di domani. E precisamente su un aereo partito da Tarragona, lo scalo più vicino a Reus, dove fino a sabato sera si è giocata la FIP Junior World Cup, Mondiale giovanile con oltre 600 atleti provenienti da 35 Paesi. Soltanto due giorni fa, Francisco ‘Curro’ Cabeza, in coppia con l’altro Golden Boy Coquito Zamora ha regalato alla Spagna il punto decisivo per il titolo mondiale Juniores, ma il bello (o il brutto) degli sport di racchetta è il dover rivolgere subito la testa alla settimana successiva: così Curro, che compirà 18 anni a dicembre e che a Gijon ha vinto a inizio 2025 il suo primo titolo Premier, si è tolto la medaglia e l’ha messa in valigia, pensando all’esordio nell’Oysho Milano Premier Padel P1 in coppia con Teo Zapata, contro Pol Hernandez e Guille Collado. Dall’altra parte della rete, poi, ci sarà uno dei giovani che più impressionò un anno fa all’Allianz Cloud: in coppia con Rama Valenzuela (oggi con Fede Mouriño), Pol negli ottavi fece soffrire Chingotto e Galan, uscendo sconfitto 7-6 7-5 ma tra gli applausi dell’Allianz Cloud.

Curro, Pol, e tanti altri. A Milano, come è già successo a Dusseldorf e Rotterdam, si rivedrà in campo Tino Libaak: uno che un anno fa, di questi tempi, regalava all’Argentina il titolo mondiale a Doha. Fermato per quattro mesi da un infortunio nella zona lombare, Tino si presenterà in coppia con Jairo Bautista, a formare una delle nuove coppie di questa parte finale della stagione, con tanta voglia di recuperare il tempo perduto. E il sorteggio ha regalato un accoppiamento di enorme fascino: in caso di qualificazione di Libaak/Bautista, ci potrebbe essere lo scontro con l’altro giovane argentino con cui Libaak è esploso. Quel Leo Augsburger che dopo aver iniziato la stagione con Pablo Cardona si è legato alla saggezza di Martin Di Nenno, con cui ha vinto il P1 di Madrid.

Ha già vinto il suo primo match a Milano Juani Rubini, argentino classe 2006, che al secondo turno affronterà un altro ‘Next Gen’, come Javi Leal (2003), che quest’anno con il coetaneo Fran Guerrero è arrivato in semifinale nel Major di Roma e che a Milano gioca con Lucas Bergamini, anche lui fresco di cambio compagno e che nel 2022 raggiunse un’incredibile finale all’Allianz Cloud. Anche Guerrero, come Leal, proverà a sfruttare il feeling con l’Italia del compagno, visto che al suo fianco ci sarà Momo Gonzalez, che un anno fa qui si spinse fino alla semifinale e che a Cagliari ha vinto un FIP Platinum e l’Europeo con la nazionale spagnola. Talento, tanto talento: guai a fermarsi ai più forti.

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