Da Roma a Milano, esultano sempre Alejandro Galan e Juan Lebron. Sono gli spagnoli i re dell’Allianz Cloud: quarto titolo stagionale nel Premier Padel 2022 dopo il Foro Italico, Parigi e Madrid per i numeri uno del mondo, che in una finale giocata con il tutto esaurito hanno dominato il match contro Victor Ruiz e Lucas Bergamini, che arrivavano all’atto conclusivo dopo la maratona di sabato contro Navarro e Tello. Sono bastati 62 minuti a Galan e Lebron per conquistare il trofeo: doppio 6-2 a Ruiz e Bergamini, a cui comunque va fatto un applauso per la cavalcata che li ha portati fino alla domenica dopo aver battuto Stupaczuk/Lima, Sanchez/Capra e Navarro/Tello. Galan e Lebron, invece, vincono il torneo senza perdere un set: unico momento di difficoltà, in avvio del quarto contro Gonzalez/Ruiz. Brillantemente superato.
Gli spagnoli, che hanno chiuso la finale con l’impressionante statistica di 49 vincenti e soli nove errori, non hanno mai dato la sensazione di poter andare in difficoltà. L’avvio, per Ruiz e Bergamini – tredicesima testa di serie del tabellone – è stato scioccante: due break subiti nei primi due turni di servizio, con Galan e Lebron praticamente ingiocabili, mentre Ruiz e Bergamini hanno concesso agli avversari quei punti che in una finale contro due mostri non si possono regalare. Galan e Lebron hanno avuto addirittura la palla del triplo break: Ruiz l’ha annullata con uno smash, con la coppia arrivata a sorpresa in finale che ha trovato il primo game della loro domenica. Galan e Lebron, però, ne hanno trovati altri due, archiviando 6-2 il primo set.
Nel secondo, la musica non è cambiata: Galan e Lebron hanno continuato il loro show, con Ruiz e Bergamini che hanno provato a mettere in campo le loro qualità e a rimanere in partita il più possibile. Ruiz ha annullato un match point con uno smash che ha fatto alzare in piedi i cinquemila dell’Allianz Cloud – anch’esso desideroso di vedere più padel possibile -, ma Lebron ha deciso di chiudere il torneo con una volée di rovescio da manuale. Meravigliosi, Ale e Juan, padroni di Milano.