11 dic. «Il Premier Padel di Milano è un successo enorme», ha confermato Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale di Padel. «Siamo tutti molto felici di essere qui a Milano, dove si conclude un torneo straordinario che chiude una stagione storica per il padel. Dopo meno di un anno, abbiamo portato il padel in una nuova dimensione, giocando in location emblematiche, con i giocatori entusiasti dell’organizzazione e dei posti in cui si è giocato. II numero degli spettatori è cresciuto continuamente, anche grazie alla tv connesse: 187 paesi in totale, poco meno della Champions League di calcio, che è trasmessa in 205 nazioni». «Oggi Milano è capitale del padel mondiale – ha proseguito il numero uno della Federazione internazionale – tutte le persone che sono venute qui ci hanno portato un grande calore. Porto a tutti i saluti di Angelo Binaghi – presidente della Federtennis – e ringrazio Sport e Salute: il presidente Vito Cozzoli è stato il primo fan del padel con il direttore generale, Diego Nepi Molineris. Ci hanno aiutato a farne un successo. Ringrazio poi il sindaco Beppe Sala e l’assessora Martina Riva, che mesi fa ci è venuta a trovare a Roma. Volevamo organizzare l’ultima tappa in un altro continente ma la tenacia dell’assessore Riva ci ha spinto a decidere di fare qui l’ultima tappa del circuito. Grazie anche alla Regione Lombardia e agli sponsor, che sono stati fondamentali. Ringrazio tv e media – ha proseguito Carraro – in particolare Marzio Perrelli. Nel 2019 trasmettemmo l’Europeo di padel di Roma 2019: abbiamo fatto una scommessa e l’abbiamo vinta. Grazie anche a Marco Gamberale e a Demetrio Albertini, impegnato da tempo nella diffusione del padel a Milano e non solo». Parlando delle prospettive future, Carraro ha annunciato: «Vogliamo organizzare tra 8 e 20 tornei l’anno prossimo. Guardiamo le evoluzioni attorno a noi e, nel caso dovessero maturare le condizioni saremmo pronti a raddoppiare le tappe». A proposito dell’apertura del circuito anche al padel femminile, Carraro ha riconosciuto che la mancanza delle donne è dolorosa: «Abbiamo parlato con le associazioni dei giocatori e delle giocatrici. Le ragazze sono state più prudenti nel non aderire al nostro circuito, rispetto ma non condivido la loro scelta. Hanno perso un’occasione di vincere premi, di avere visibilità in tv, di giocare in posti fantastici. Abbiamo avuto una call con 90 atlete pochi giorni fa. Non ci sono più ostacoli, neanche legali. Noi le vogliamo, credo che l’obiettivo di tutti sia un combined tour e ogni mattino mi alzo pensando che da domani avremo le ragazze nel circuito». Infine, Carraro ha commentato l’ipotesi del padel sport olimpico: «Eventi come questo a Milano ci aiutano a diventare sport olimpico. Stiamo lavorando su alcuni aspetti ma non manca nulla».